![]() Come tutti gli anni non manchiamo una scorrazzata al Sana, salone dell'alimentazione biologica e naturale, nostro territorio d'elezione in cui per vari motivi non siamo ancora ufficialmente sbarcati. No, non è per snobismo che non partecipiamo al bando della Camera di Commercio di Bologna che permette alle aziende biologiche del territorio di reclamare uno spazio in questo grande showroom dedicato, ma semplicemente perché non siamo ancora riusciti a trovare tutti gli ingredienti che ci sono necessari per produrre completamente bio. Un tassello dopo l'altro i pezzi del puzzle si stanno comunque componendo, anche grazie a questa fiera sotto casa. Lo stesso non è facile trovare fornitori artigianali che ci permettano di saltare il formato dei micro e mini-vasetti che tanta fortuna riscontrano sugli scaffali dei NaturaSì, e passare a più congrui formati da 10 - 25 Kg. Insomma, per i quantitativi necessari per la nostra produzione, né casalinga, né industriale, è effettivamente difficile mettersi d'accordo con i produttori, che spesso sono assorbiti dalla nuova GDO responsabile, che occupa buona parte di questo salone, rischiando di soffocare i piccoli produttori, come da lunga tradizione. Quest'anno ce ne torniamo al nostro laboratorio non-ancora-bio con due bio-novità interessanti: il pomodoro e la farina di grano saraceno. ![]() Il pomodoro è l'ingrediente principale per una buona pizza, e mentre ci siamo ormai affezionati all'ottima mozzarella altoatesina di Brimi, a cui dedicheremo un post a parte, ancora non siamo riusciti a trovare un equilibrio sul pomodoro. Ci perseguitano come al solito i ben noti dubbi che pendono sui produttori di conserve italiani, che non disdegnano i container di concetrato di pomodoro cinese, da mescolare abilmente con il marchio Made in Italy. Ora che abbiamo assaggiato l'ottimo pomodoro a pezzetti di questa azienda toscana, che sta sperimentando anche le passate e che ci invierà inoltre sottoli e succhi da coltivazioni biologiche toscane per la rivendita, sembra che la nostra ricerca sia arrivata finalmente alla fine. ![]() Un altro problema risolto è la farina di grano saraceno. Da anni cerchiamo questa farina, per evitare di andare a pescarla dagli scaffali della GDO in pacchetti da 1 Kg, solo oggi siamo riusciti a trovare il Molino Filippini, specializzato, guarda un po', nella produzione di farine di grano saraceno. Ora possiamo scegliere fra diversi gradi di macinazione e anche fra diverse farine di riso e mais che lo stesso mulino macina a pietra nelle terre della Valtellina. Si aprono prospettive inaspettate per biscotti e panificati che fino a oggi hanno sofferto soltanto della carenza di materie prime adeguate. Niente razionamento di biscotti di grano saraceno alle porte quindi. E sicuramente ci faremo portare anche pacchetti da 500 g che potrete acquistare nei nostri punti vendita per le vostre realizzazioni casalinghe. ![]() In conclusione il bilancio del Sana 2013 per noi è positivo, anche se l'attenzione all'involucro, l'eccessiva presenza della grande distribuzione organizzata e la solita macchina del marketing che in queste occasioni si mobilita, rendono poca giustizia alle ragioni del biologico e biodinamico. Fanno da contraltare a questo orientamento squisitamente commerciale, le iniziative vegane, che al momento sembrano più animate dal sacro fervore dell'etico e salutare, e per le quali tifiamo molto di più che per il mega stand di NaturaSì con supermercato annesso. Al Sana trovano spazio anche associazioni animaliste e produttori gluten-free. Da segnalare in particolare la possibilità di firmare contro la vivisezione presso varie associazioni animaliste, in occasione dell'iniziativa europea Stop Vivisection.
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